Messo nero su bianco nel Ddl di Bilancio. Poi ritoccatonella discussione parlamentare sulla manovra. Il bonus del 90% per gliinterventi di «recupero o restauro della facciata esterna degli edifici» siinserisce in un quadro di detrazioni sui lavori in casa già ricchissimo. Con il risultato che nel 2020, per le opere sulle facciate degli edificici sarà un incrocio di sconti fiscali: in base al tipo di intervento e diimmobile (condominio o abitazione singola), alla zona in cui si trova ilfabbricato e agli obiettivi di risparmio energetico. Si viene così a comporre una sorta di "catalogo" degliinterventi, ognuno dei quali può beneficiare di uno o più bonus fiscali. Tra iquali i proprietari sono chiamati, di volta in volta, a scegliere il più adatto(...). Il nuovo sconto segna un record storico tra i bonus edilizi: è pari al 90%delle spese pagate l’anno prossimo per i lavori in facciata, anche solo dipulitura e tinteggiatura. Ma ha diversi caveat: vale soltanto nelle «zoneomogenee» A e B (cioè quelle più abitate) e per le «strutture opache» degliedifici, compresi balconi, fregi e ornamenti. Ad esempio, per riparare o sostituire le grondaie del palazzo non si potràusare il bonus facciate, ma la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni, chela manovra oggi al voto in Senato intende prorogare per il 2020. Più complicato il caso del rifacimento della facciata. Se l’interventoinfluisce dal punto di vista termico o comunque se coinvolge più del 10% dellasuperficie disperdente totale del fabbricato, per avere il bonus del 90%bisogna anche isolare termicamente la parete. A quel punto, però, in condominio può valere la pena di valutarel’alternativa dell’ecobonus. Che vale meno (65 o 70% in base al livello dicoibentazione), ma può essere ceduto, riducendo così l’esborso per iproprietari.
Fonte: Fiaip